Elezioni Politiche del 4 marzo 2018 |
Domenica 4 Marzo 2018, si svolgeranno le consultazioni politiche 2018 per rinnovare i membri del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Sono elettori della Camera tutti i cittadini italiani, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Per votare al Senato è necessario aver compiuto 25 anni, pertanto chi ha più di 25 anni, quindi, riceverà due schede: una rosa per la Camera dei deputati e una gialla per il Senato. Per chi ha invece meno di 25 anni, è prevista solo la scheda per la Camera.
In tutti e due i casi, si può votare mettendo una croce sulla lista prescelta. In questo modo, si voterà automaticamente anche per i candidati del collegio del partito. Barrando solo il logo, quindi, non dovrebbero esserci possibili contestazioni del voto. Non è consentito il voto disgiunto; è invece possibile mettere una croce o solo sul nome del candidato per la quota maggioritaria oppure su nominativo e simbolo assieme. Il voto è sancito dall’articolo 48 della Costituzione: "E' personale, uguale, libero e segreto. Il suo esercizio è un diritto e un dovere civico".
ROSATELLUM - Nel 2018 si vota per la prima volta con il cosiddetto Rosatellum, sistema misto proporzionale e maggioritario: un terzo dei candidati viene eletto in collegi uninominali e due terzi - con listini bloccati (da un minimo di 2 a un massimo di 4 candidati) - con il proporzionale. COLLEGI - Il 36% dei seggi viene assegnato con un sistema maggioritario basato su collegi uninominali, il 64% viene assegnato con criteri proporzionali. Alla Camera sono previsti 232 collegi uninominali, gli altri 386 seggi sono assegnati con il proporzionale a cui vanno aggiunti gli altri 12 seggi nelle circoscrizioni estere. Al Senato i collegi uninominali sono 102 e 207 i plurinominali oltre ai 6 seggi degli eletti all’estero. SBARRAMENTO - La soglia è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni a livello nazionale sia alla Camera che al Senato. COALIZIONI - Il Rosatellum prevede le possibilità di coalizzarsi. Basta una 'dichiarazione di apparentamento': quindi, no programma e candidati comuni. I voti delle liste collegate che non raggiungono il 3 per cento, ma superano l'1, vanno assegnati alla coalizione. PLURICANDIDATURE - Sono consentite fino a un massimo di 5 nei listini proporzionali. Un candidato del collegio uninominale può anche candidarsi, sempre per un massimo di 5, nel proporzionale. QUOTE - Sia nei collegi uninominali che in quelli plurinominali nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. La ripartizione della quota di genere per il Senato, sia nell'uninominale che nel proporzionale, è su base regionale e non nazionale. ITALIANI ALL'ESTERO - I residenti in Italia possono candidarsi anche all'estero. Nella stessa norma si specifica che non possono essere candidati gli italiani residenti all'estero che hanno ricoperto ruoli politici nel Paese in cui vivono nei cinque anni precedenti. Allegati:
Di seguito si riporta l'affluenza alle urne nei diversi momenti di rilevazione e notifica alla Prefettura di Napoli, con un paragone con le precedenti elezioni:
Di seguito vengono costantemente aggiornati i dati provenienti dai singoli seggi e caricati nel software di raccolta dati del Comune. E' probabile, quindi, che alcuni dati possano subire alcune variazioni, fin tanto che non vengono completamente confermati.
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 05 marzo 2018 ) |