Il
Referendum uno strumento di democrazia diretta in cui l'elettore fornisce personalmente
il suo parere sul tema in questione, senza intermediari. In Italia il
referendum è regolamentato all'interno della Costituzione.
I referendum si possono distinguere in base al tipo di azione:
propositivi (consultivi) o abrogativi, a seconda se lo scopo del referendum sia
di proporre una nuova legge o di abrogarla.
Riguardo poi al tipo di leggi a cui riferisce
il referendum, esso può essere ordinario se attiene alla legislazione ordinaria
o costituzionale se riguarda la Costituzione.
·
quello abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge
(art. 75),
·
quello sulle leggi costituzionali e di revisione
costituzionale (art. 138),
·
quello riguardante la fusione di Regioni esistenti o la
creazione di nuove Regioni (art. 132, c. 1),
·
quello riguardante il passaggio da una Regione ad
un'altra di Province o Comuni (art. 132, c.2).
Inoltre prevede, all'art. 123 c. 1, che gli statuti regionali regolino l'esercizio del referendum su leggi e
provvedimenti amministrativi della Regione. Nel 1989 una legge costituzionale
ha consentito che, in occasione delle elezioni del Parlamento europeo, si
votasse anche per un referendum consultivo sul rafforzamento politico delle
istituzioni comunitarie.
La norma regolatrice del referendum è un caso di concorso di più
fonti : la disciplina costituzionale dell' art.
75, la normativa ordinaria contenuta nella legge 352 del 1970 e l’insieme delle
decisioni della Corte Costituzionale]
la prima parte dell’art 75 riguarda le modalità di
proposta, la seconda le decisioni sulla proposta. Il referendum abrogativo si
perfeziona qualora siano stati raggiunti i due quorum (strutturale e funzionale)
la legge 352 del 1970, disciplinante il referendum,
si muove coerentemente con la concezione fondamentale che nel rapporto fra la
democrazia rappresentativa e quella diretta sia privilegiata la prima. La
scelta sulla opportunità politica di un atto spetta al legislatore, mentre
l’intervento diretto del popolo ha una funzione correttiva e di bilanciamento.
L’art. 31 della legge prevede l’impossibilità di presentare la proposta di referendum un anno prima della scadenza o nei sei mesi
successivi alla costituzione di una delle due camere. In caso di scioglimento
anticipato delle camere il referendum è sospeso ed i termini tornano a
decorrere un anno dopo le elezioni. Inoltre non è possibile riproporre uno
stesso referendum già bocciato dagli elettori nei cinque anni precedenti, anche
se è insignificante a questa ipotesi il mancato raggiungimento del quorum
strutturale. l'art 39 prescrive che nel caso sia
previsto un referendum su una detto atto e questo venga abrogato prima della
data della consultazione popolare, il referendum non avrà luogo. Detto
disposizione ha subito significative variazioni (sentenza n. 68 del '78) in
seguito all’intervento della Corte Costituzionale.
Quattro sentenze della Corte Costituzionale pongono nuovi limiti alla
ammissibilità della richiesta di referendum e al legislatore rappresentativo
nei suoi tentativi di eludere l'istituto:
Sentenza n. 68 del 1978 : Riferita essenzialmente all’art 39 della legge 352 del 1970. E’ una tipica sentenza
additiva in quanto in riferimento all’art. 39
stabilisce che in caso di una semplice abrogazione il procedimento referendario
si arresterebbe, ma nel caso in cui l’abrogazione si accompagni alla
promulgazione di una nuova disciplina, che non modifichi negli aspetti
fondamentali quella vecchia, i referendum si trasferirebbe a questa. L’organo
incaricato di valutare la ratio di fondo fra la vecchia e la nuova disciplina è
l’ Ufficio Centrale per il Referendum della Corte di
Cassazione. Questa sentenza che si muove dagli art. 1, 48 e
75 della Costituzione ha riequilibrato il rapporto fra legislatore
rappresentativo e quello popolare come previsto nella Costituzione, ovvero il
secondo come meccanismo di bilanciamento del primo.
Sentenza n. 16 del 1978 : è in sede all’ammissibilità di richiesta
del referendum. In questione sono il limiti del
sindacato di ammissibilità del referendum, se siano unicamente quelli enunciati
dall’art. 75 della Costituzione o ve ne siano altri. La Corte si muove da due
ipotesi fondamentali: Il referendum abrogativo è un atto con forza di legge
ordinaria e quindi tutti gli atti con forza giuridica superiore alla legge
ordinaria non sono sottoponibili ad esso; il referendum deve consentire una consapevole e libera
decisione dei cittadini. I limiti consequenziali a questi due presupposti sono
quattro: 1 Il referendum abrogativo non è applicabile alla Costituzione, alle
leggi di revisione costituzionale e gli atti con forza di legge passiva peculiare.
2 Non è applicabile agli atti con una forte connessione alla Costituzione. 3 Il
referendum non è ammissibile se la forma del suo quesito non si presenti
omogenea e chiara. 4 I limiti enunciati dal comma II dell’ art.
75 della Costituzione (questo è l’unico limite dovuto alla discrezionalità del
costituente, mentre gli altri sono limiti naturali dell' istituto).
Sentenza n. 29 del 1987 : Era in questione l’ammissibilità di un
referendum che abrogasse alcuni articoli riguardanti
le modalità di elezione dei membri del C.S.M. e precisamente l’elezione dei
componenti “laici”. Il referendum è stato dichiarato inammissibile, in quanto
avrebbe trattato le norme elettorali di un organo costituzionale e quindi norme
con una forte connessione alla Costituzione. Non è ammissibile un referendum
che possa mettere in discussione le norme elettorali
di tale organo, in quanto in caso di esito positivo si potrebbe rischiare di
paralizzare, anche solo teoricamente, le modalità di elezione dei componenti di
questo e quindi le funzioni dello stesso. Inoltre il referendum è
inammissibile, in quanto, come il legislatore elettivo, anche il popolare deve
avere una ratio di fondo a cui siano ispirati i propri
atti; quindi l’abrogazione non deve essere fine a se stessa, ma funzionale ad
un’alternativa normativa che disciplini la materia, questo presupposto rientra
nel principio di chiarezza ed omogeneità del quesito.
Sentenza n. 468 del 1990 : Stabilisce che il legislatore politico
non può riprodurre una normativa abrogata da un referendum abrogativo, però nei
limiti di ripristino formale e sostanziale della disciplina abrogata può
correggere, modificare ed integrare la disciplina residua. Naturalmente il
divieto di riprodurre la disciplina è temporale, anche se in merito alla sua
durata le tesi della dottrina sono contrastanti e non si riscontrano sentenze
della Corte che possano sciogliere il dilemma.
L' art. 138 della Costituzione prevede la possibilità di richiedere il
referendum costituzionale dopo la seconda votazione da parte delle camere di
una legge di revisione costituzionale o di una legge costituzionale. Le camere
in seconda delibera devono raggiungere la maggioranza assoluta, cioè è
necessaria il voto favorevole del 50 % più 1 dei
componenti la camera. Qualora si raggiunga, in entrambe le camere, la
maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti di ogni camera non sarà
possibile richiedere il referendum. La richiesta può essere presentata da un
quinto dei membri di una Camera, da cinquecentomila elettori o da cinque
Consigli regionali entro tre mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il quorum strumentale (il numero di votanti) non è pregiudiziale alla validità
del referendum, poiché questo tipo di procedimento a differenza del referendum
abrogativo non è finalizzato al perfezionamento ed al bilanciamento delle
scelte del legislatore, ma si presenta piuttosto come uno strumento di garanzia
delle minoranze e come tale ne verrebbe inificiato il valore qualora venisse richiesto un numero
minimo di votanti. La legge viene promulgata, se i
voti favorevoli superano quelli sfavorevoli. La procedura per lo svolgimento
del referendum costituzionale è disciplinata dal titolo I della legge 25 maggio
1970, n. 352. Fino al 1970, infatti, non era richiedibile il referendum
costituzionale, essendo assente qualunque legge disciplinante tale istituto, e
quindi fino ad allora per ogni revisione e legge costituzionale si è raggiunta
in seconda delibera la maggioranza qualificata.
Il Primo referendum costituzionale nella storia della Repubblica, che ha
anche avuto esito positivo, è quello che ha portato all' approvazione
della legge costituzionale n. 3 del 2001 che ha sancito una vasta ed organica
riforma del titolo V parte seconda della Costituzione riguardante le autonomie
locali. Il 25 e 26 giugno 2006 si terrà la seconda consultazione di questo
tipo, dopo che è stata approvata dalla Cassazione le richieste in tal senso da
parte di tutti e tre i soggetti abilitati. I quorum richiesti sono stati tutti
ampiamente superati in quanto il referendum è stato richiesto da: - 112
senatori e 249 deputati; - 16 consigli regionali guidati dalla Sardegna. Non
hanno richiesto un referendum il Piemonte, il Veneto, la Sicilia (che ha gia una sua forte autonomia dato lo statuto speciale di cui
gode) ed il Molise; - oltre 800.000 elettori. La consultazione avrà per oggetto
la riforma della parte seconda della Costituzione, approvata dal Parlamento in
seconda lettura il 16 novembre 2005.
Ve ne sono di due tipi:a)il referendum che,in
caso di voto favorevole,costituisce il presupposto di una legge
costituzionale per le fusioni di più regioni o per la costituzione di una
nuova regione(art.132.2);b)il referendum che,in caso
di voto favorevole,costituisce il presupposto di una legge ordinaria che
consente a una provincia o a un comune di staccarsi da una regione e aggregarsi
ad un'altra (art.132.2)
I referendum abrogativi su scala nazionale in Italia sono stati in totale
Ecco l'elenco delle consultazioni referendarie nella Repubblica
Italiana:
Anno |
Referendum |
Affluenza |
Quorum? |
SI |
NO |
Risultato |
Descrizione |
12/05/1974 |
Divorzio |
87,70% |
raggiunto |
40,70% |
59,30% |
NO |
Abrogazione
della legge Fortuna-Baslini, del 1970, con la quale
era stato introdotto in Italia il divorzio. |
11/06/1978 |
Ordine Pubblico |
81,20% |
raggiunto |
23,50% |
76,50% |
NO |
Abrogazione
della legge Reale: norme restrittive in tema di ordine pubblico. |
11/06/1978 |
Finanziamento Partiti |
81,20% |
raggiunto |
43,60% |
56,40% |
NO |
Eliminazione
del finanziamento dei partiti da parte dello Stato (primo tentativo). |
17/05/1981 |
Ordine Pubblico |
79,40% |
raggiunto |
14,90% |
85,10% |
NO |
Abrogazione
della legge Cossiga che era stata concepita per
affrontare l'emergenza terrorismo in Italia negli anni 70. |
17/05/1981 |
Ergastolo |
79,40% |
raggiunto |
22,60% |
77,40% |
NO |
Abolizione
della pena dell'ergastolo. |
17/05/1981 |
Porto d'Armi |
79,40% |
raggiunto |
14,10% |
85,90% |
NO |
Abolizione
delle norme sulla concessione di porto d'arma da fuoco |
17/05/1981 |
Interruzione gravidanza 1 |
79,40% |
raggiunto |
11,60% |
88,40% |
NO |
Abrogazione
di alcune norme della legge 194 sull'aborto per rendere più libero il ricorso
all'interruzione di gravidanza. Promosso dai Radicali. |
17/05/1981 |
Interruzione
gravidanza 2 |
79,40% |
raggiunto |
32,00% |
68,00% |
NO |
Abrogazione
di alcune norme della legge 194 sull'aborto per restringere i casi di liceità
dell'aborto. Di segno opposto al primo quesito. Promosso dal Movimento per la
vita. |
9 e 10
giugno 1985 |
Scala Mobile |
77,90% |
raggiunto |
45,70% |
54,30% |
NO |
Abolizione
della norma che comporta un taglio dei punti della scala mobile. Promosso dal
PCI. |
08/11/1987 |
Responsabilità Giudici |
65,10% |
raggiunto |
80,20% |
19,80% |
SI |
Abrogazione
delle norme, per stabilire una responsabilità civile anche per i giudici. |
08/11/1987 |
Commissione Inquirente |
65,10% |
raggiunto |
85,00% |
15,00% |
SI |
Abolizione
della commissione inquirente e del trattamento dei reati dei ministri. |
08/11/1987 |
Nucleare 1 |
65,10% |
raggiunto |
80,60% |
19,40% |
SI |
Abrogazione
dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione
di una centrale nucleare. |
08/11/1987 |
Nucleare 2 |
65,10% |
raggiunto |
79,70% |
20,30% |
SI |
Abrogazione
dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza sul proprio
territorio di centrali nucleari. |
08/11/1987 |
Nucleare 3 |
65,10% |
raggiunto |
71,90% |
28,10% |
SI |
Esclusione
della possibilità per l'Enel di partecipare alla
costruzione di centrali nucleari all'estero. |
03/06/1990 |
Caccia 1 |
43,40% |
non raggiunto |
92,20% |
7,80% |
non valido |
Disciplina
della caccia |
03/06/1990 |
Caccia 2 |
42,90% |
non raggiunto |
92,30% |
7,70% |
non valido |
Accesso
dei cacciatori a fondi privati |
03/06/1990 |
Uso Pesticidi |
43,10% |
non raggiunto |
93,5 |
6,50% |
non valido |
Abrogazione
dell'uso dei pesticidi nell'agricoltura. Promosso dai Verdi. |
9 e 10
giugno 1991 |
Preferenza Unica |
62,50% |
raggiunto |
95,60% |
4,40% |
SI |
Riduzione
del sistema delle preferenze nelle liste per |
18 e 19
giugno 1993 |
Controlli Ambientali |
76,80% |
raggiunto |
82,60% |
17,40% |
SI |
Abrogazione
delle norme sui controlli ambientali effettuati per legge dalle USL. |
18 e 19
giugno 1993 |
Stupefacenti |
77,00% |
raggiunto |
55,40% |
44,60% |
SI |
Abrogazione
delle pene per la detenzione ad uso personale di droghe leggere. Promosso dai
Radicali. |
18 e 19
giugno 1993 |
Finanziamento Partiti |
77,00% |
raggiunto |
90,30% |
9,70% |
SI |
Abolizione
del finanziamento pubblico ai partiti (secondo tentativo). |
18 e 19
giugno 1993 |
Casse di Risparmio |
76,90% |
raggiunto |
89,80% |
10,20% |
SI |
Abrogazione
delle norme per le nomine ai vertici delle banche pubbliche. |
18 e 19
giugno 1993 |
Partecipazioni Statali |
76,90% |
raggiunto |
90,10% |
9,90% |
SI |
Abrogazione
della legge che istituisce il Ministero delle Partecipazioni Statali. |
18 e 19
giugno 1993 |
Leggi Elettorali Senato |
77,00% |
raggiunto |
82,70% |
17,30% |
SI |
Abrogazione
della legge elettorale per il Senato per introdurre il sistema maggioritario. |
18 e 19
giugno 1993 |
Ministero Agricoltura |
76,90% |
raggiunto |
70,20% |
29,80% |
SI |
Abrogazione
della legge che istituisce il Ministero dell'Agricoltura. |
18 e 19
giugno 1993 |
Ministero Turismo |
76,90% |
raggiunto |
82,30% |
17,70% |
SI |
Abrogazione
della legge che istituisce il Ministero del Turismo e Spettacolo. |
11/06/1995 |
Rappresentanze Sindacali 1 |
57,20% |
raggiunto |
49,97% |
50,03% |
NO |
Liberalizzazione
delle rappresentanze sindacali (abolizione del monopolio confederale). |
11/06/1995 |
Rappresentanze Sindacali 2 |
57,20% |
raggiunto |
62,10% |
37,90% |
SI |
Rappresentanze
sindacali nella contrattazione pubblica: modifica dei criteri di
rappresentanza in modo che questa vada anche alle organizzazioni di base. |
11/06/1995 |
Pubblico Impiego |
57,40% |
raggiunto |
64,70% |
35,30% |
SI |
Contrattazione
collettiva nel pubblico impiego: abrogazione della norma sulla rappresentatività
per i contratti del pubblico impiego. |
11/06/1995 |
Soggiorno Cautelare |
57,20% |
raggiunto |
63,70% |
36,30% |
SI |
Abrogazione
della norma sul soggiorno cautelare per gli imputati di reati di mafia. |
11/06/1995 |
Privatizzazione RAI |
57,40% |
raggiunto |
54,90% |
45,10% |
SI |
Abrogazione
della norma che definisce pubblica |
11/06/1995 |
Autorizzazione Commercio |
57,20% |
raggiunto |
35,60% |
64,40% |
NO |
Abrogazione
della norma che sottopone ad autorizzazione amministrativa il commercio. |
11/06/1995 |
Orario degli Esercizi Commerciali |
57,30% |
raggiunto |
37,50% |
62,50% |
NO |
Abrogazione
della norma che impedisce la liberalizzazione degli orari dei negozi. |
11/06/1995 |
Contributi Sindacali |
57,30% |
raggiunto |
56,20% |
43,80% |
SI |
Abrogazione
della norma che impone la contribuzione sindacale automatica ai lavoratori. |
11/06/1995 |
Elettorale Piccoli
Comuni |
57,40% |
raggiunto |
49,40% |
50,60% |
NO |
Legge
elettorale per i comuni con popolazione superiore a 150000 abitanti:
estensione ai Comuni più grandi dell'elezione diretta del sindaco già
prevista per i piccoli. |
11/06/1995 |
Concessioni per la Radiodiffusione Televisiva |
58,10% |
raggiunto |
43,10% |
56,90% |
NO |
Abrogazione
delle norme che consentono la concentrazione di tre reti televisive. |
11/06/1995 |
Interruzioni Pubblicitarie |
58,10% |
raggiunto |
44,30% |
55,70% |
NO |
Abrogazione
delle norme che consentono un certo numero di interruzioni pubblicitarie in
tv. |
11/06/1995 |
Raccolta Pubblicità TV |
58,10% |
raggiunto |
43,60% |
56,40% |
NO |
Modifica
del tetto massimo di raccolta pubblicitaria delle televisioni private. |
15/06/1997 |
Privatizzazione |
30,20% |
non raggiunto |
74,10% |
25,90% |
non valido |
Abolizione
dei poteri speciali riservati al Ministro del Tesoro nelle aziende
privatizzate. |
15/06/1997 |
Obiezione di Coscienza al Servizio Militare |
30,30% |
non raggiunto |
71,70% |
28,30% |
non valido |
Abolizione
dei limiti per essere ammessi al servizio civile in luogo del servizio
militare. |
15/06/1997 |
Caccia |
30,20% |
non raggiunto |
80,90% |
19,10% |
non valido |
Abolizione
della possibilità per il cacciatore di entrate liberamente nel fondo altrui. |
15/06/1997 |
Carriere Magistrati |
30,20% |
non raggiunto |
83,60% |
16,40% |
non valido |
Abolizione
del sistema di progressione delle carriere dei magistrati |
15/06/1997 |
Ordine dei Giornalisti |
30,00% |
non raggiunto |
65,50% |
34,50% |
non valido |
Abolizione
dell’Ordine dei giornalisti. Promosso dai Radicali. |
15/06/1997 |
Incarichi Extragiudiziali dei Magistrati |
30,20% |
non raggiunto |
85,60% |
14,40% |
non valido |
Abolizione
della possibilità per i magistrati di assumere incarichi al di fuori delle
loro attività giudiziarie. |
15/06/1997 |
Ministero Politiche Agricole |
30,10% |
non raggiunto |
66,90% |
33,10% |
non valido |
Abrogazione
della legge che istituisce il Ministero delle Politiche Agricole. |
18/04/1999 |
Quota Proporzionale |
49,60% |
non raggiunto |
91,50% |
8,50% |
non valido |
Abolizione
della quota proporzionale nelle elezioni della Camera dei Deputati. |
21/05/2000 |
Finanziamento Partiti |
32,20% |
non raggiunto |
71,10% |
28,90% |
non valido |
Eliminazione
del rimborso spese per consultazioni elettorali e referendarie |
21/05/2000 |
Quota Proporzionale |
32,40% |
non raggiunto |
82,00% |
18,00% |
non valido |
Abolizione
della quota proporzionale nelle elezioni della Camera dei Deputati |
21/05/2000 |
Elezione del CSM |
31,90% |
non raggiunto |
70,60% |
29,40% |
non valido |
Abolizione
del voto di lista per l’elezione dei membri togati del CSM. |
21/05/2000 |
Separazione Carriere
Magistrati |
32,00% |
non raggiunto |
69,00% |
31,00% |
non valido |
Separazione
netta della carriera di un magistrato pubblico ministero da quella di un
giudice. Promosso da Radicali, SDI e PRI. |
21/05/2000 |
Incarichi Extragiudiziali |
32,00% |
non raggiunto |
75,20% |
24,80% |
non valido |
Abolizione
della possibilità per i magistrati di assumere incarichi al di fuori delle
loro attività giudiziarie. |
21/05/2000 |
Licenziamento - Art. 18 |
32,50% |
non raggiunto |
33,40% |
66,60% |
non valido |
Abrogazione
dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Promosso
da Radicali, PRI e Forza Italia. |
21/05/2000 |
Trattenute Sindacali |
32,20% |
non raggiunto |
61,80% |
38,20% |
non valido |
Abrogazione
della possibilità di trattenere dalla busta paga o dalla pensione la quota di
adesione volontaria a un sindacato o associazione di categoria attraverso un
patronato. |
15/06/2003 |
Reintegrazione dei lavoratori |
25,50% |
non raggiunto |
86,70% |
13,30% |
non valido |
Estensione
del diritto al reintegro nel posto di lavoro per i dipendenti licenziati
senza giusta causa. Promosso da Rifondazione Comunista. |
15/06/2003 |
Servitù coattiva di elettrodotto |
25,60% |
non raggiunto |
85,60% |
14,40% |
non valido |
Abrograzione dell'obbligo per i proprietari terrieri di dar passaggio
alle condutture elettriche sui loro terreni. Promosso dai Verdi. |
12 e 13
giugno 2005 |
Procreazione medicalmente assistita I |
25,40% |
non raggiunto |
88,00% |
12,00% |
non valido |
Limite
alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni. |
12 e 13
giugno 2005 |
Procreazione medicalmente assistita II |
25,50% |
non raggiunto |
88,80% |
11,20% |
non valido |
Norme sui
limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita. |
12 e 13
giugno 2005 |
Procreazione medicalmente assistita III |
25,50% |
non raggiunto |
87,70% |
12,30% |
non valido |
Norme su
finalità, diritti, soggetti coinvolti e limiti all'accesso alla procreazione
medicalmente assistita. |
12 e 13
giugno 2005 |
Procreazione medicalmente assistita IV |
25,50% |
non raggiunto |
77,40% |
22,60% |
non valido |
Divieto
di fecondazione eterologa. |
A questi vanno aggiunti altri tre referendum su scala nazionale per i
quali non era previsto alcun quorum di validità: